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Il contesto

Il contesto di riferimento è caratterizzato da una bassa scolarizzazione dell’utenza.

Emergono, in maniera sempre più imponente, l’impoverimento del tessuto delle relazioni familiari e sociali, la perdita di positività valoriale, la crescita del malessere e della marginalità sociale sfocianti, nei casi più estremi, in devianze (assunzione di sostanze alcoliche, stupefacenti, atti di vandalismo). Il disagio di tante famiglie si traduce nella delega educativa alla Scuola.

Nonostante il territorio sia fortemente interessato dalla crisi economica dei vicini poli industriali e minerari, dal punto di vista sociale, sportivo, ricreativo e culturale presenta una certa vivacità e una forza di aggregazione, anche in forma di volontariato, capace di coinvolgere la comunità.

I paesi dell’Istituto Comprensivo possiedono una biblioteca comunale che intrattiene rapporti diretti con la scuola e con il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis e, in diversi casi, essa rappresenta un valido centro di aggregazione. Nel territorio sono presenti varie associazioni sportive per le attività di calcio, tennis e pallavolo. Sono presenti e operative le Pro-loco, le associazioni bandistiche, le associazioni di volontari (Misericordia, Croce Rossa, 118 e volontari del soccorso) e quelle culturali attive nel recupero e nella salvaguardia di tradizioni, valori e feste popolari. Sono presenti nei territori comunali e nelle zone limitrofe, interessanti siti archeologici, oggetto di studio e cura anche da parte di alcune scolaresche dell’Istituto che hanno adottato i monumenti partecipando, ormai da anni, alla Manifestazione “Architetture di passaggio”. L’Istituto Comprensivo si relaziona con 4 diverse Amministrazioni Comunali che, in base alle esigue risorse disponibili, supportano attraverso contributi economici, le diverse azioni della Scuola.

I Comuni del comprensorio dell’Istituto sono caratterizzati da un’altissima frammentazione abitativa: la popolazione vive disseminata in piccole frazioni, stazzi e case sparse, spesso isolate e distanti tra loro (San Giovanni Suergiu, con oltre 60 frazioncine, è il paese più frazionato d’Italia). Ciò, specie in passato, ha limitato le occasioni di incontro e scambio e quindi di integrazione nella vita della comunità. Questa realtà abitativa incide fortemente sulle spese e sull’organizzazione del servizio di trasporto scolastico. Il territorio è caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione, crisi economica e mancato avvio di opere di bonifica o di riconversione. Il basso tasso di immigrazione testimonia la mancanza di opportunità lavorative offerte dal territorio. Nel territorio sono presenti varie associazioni sportive che utilizzano gli impianti esistenti, compresi quelli scolastici, per le attività di calcio, tennis, pallavolo e ballo/danza. Le Pro-loco e le associazioni volontarie di cittadini sono attive nel recupero e nella salvaguardia di tradizioni, valori e feste popolari e nell’assistenza sanitaria.